Biblioterapia: leggo dunque sono

Un libro deve essere un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
(Franz Kafka)

Un libro deve essere un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.

(Franz Kafka)

Avete mai sentito parlare di libroterapia (o biblioterapia)?

Fahrenheit 451E’ vero che va di moda mettere il suffisso   –terapia a qualunque cosa, ma è innegabile il potere terapeutico di un buon libro. In realtà la libroterapia ha radici antiche e meno modaiole, fu infatti nel 1937 che W.C. Menninger introdusse questa pratica terapeutica all’interno del suo lavoro presso una clinica psichiatrica, dove la lettura di alcuni libri selezionati era usata come strumento terapeutico per i pazienti, che ne trassero evidenti benefici. In questo articolo tratteremo i benefici della lettura sul benessere individuale, quindi in ottica di autoaiuto e non terapeutica, cosa che invece riguarda la libroterapia propriamente detta.

Montesquieu affermava di non aver avuto mai un dolore che un’ora di lettura non abbia risolto. Sembrerebbe quasi meglio di una seduta dallo psicologo. Ma questa non è una gara, e mi piace considerare il libro come un ottimo supporto e sostegno al benessere personale, che può anche arricchire un eventuale percorso terapeutico.

libroterapiaTempo fa mi ha colpito una frase letta in giro sul web, diceva che tutti nella vita prima o poi “incontriamo” un libro che ci cambierà per sempre. Certo questa “teoria” mi ha messo un po’ in crisi e mi ha fatto riflettere. E’ un’affermazione abbastanza forte, escluderebbe un sacco di libri importanti che pure sono entrati in modo profondo nelle nostre vite. Ma insomma, forse si, nel mio caso posso affermare dopo un’accurata selezione che il libro che ha influito in modo più profondo nella mia vita non è stato uno dei mattoni del signor egregio dottorissimo Sigmund Freud ma molto più banalmente L’Alchimista di Paulo Coelho, libro che per anni ha vegetato inesplorato nella mia libreria perchè “con quel titolo mi sa troppo di new age”. E invece. Quanto è bello cambiare idea.

Ma veniamo al dunque e vediamo quali sono i principali usi e consumi che del libro possiamo fare per stare meglio:

    1. I libri divulgativi: mi riferisco ai libri che affrontano e approfondiscono un tema o un aspetto della nostra vita che ci sta a cuore, magari in un certo particolare periodo. Per me sono estremamente terapeutici perchè mi permettono di affrontare il problema che mi interessa da un punto di vista diverso da quello personale. E’ un po’ come una chiacchierata con l’esperto di turno e, se scelti bene (cosa fondamentale), sono libri che cambiano le nostre prospettive e accrescono la nostra cultura. In qualche modo ci fortificano, facendo leva sulla nostra parte logico razionale.

 

    1. Leggere per distrarsi: il potere dell’intrattenimento che ha un libro è qualcosa di unico. Sono un’amante del cinema e del teatro, ma credo che il potere dei libri   sia unico, perchè la sua fruibilità è più o meno immediata (non serve nemmeno il wifi), e perchè i personaggi dei libri diventano davvero dei nostri amici e ce li portiamo in giro anche quando il libro è chiuso.

 

    1. Creare, immaginare, sognare: mi sono sempre chiesta come gli altri lettori immaginano i personaggi e i luoghi descritti nei libri che leggo. Mi piace soffermarmi su quanto da un libro nascano infiniti mondi immaginati, e infatti è proprio così: ogni libro (e questo vale in modo particolare per i romanzi) entra in contatto con la nostra mente in una maniera unica, infatti possiamo dire che in qualche modo non può esistere un libro fuori di essa, un libro non esiste senza il suo lettore.  

 

    1. Effetto catarsi: è una delle fasi presenti nel processo di lettura. Per Aristotele catarsi significava  purificazione dell’anima, La catarsi in psicologia è intesa come una liberazione da vissuti emotivi per risollevare la persona da uno stato (più o meno inconscio) di conflitto. Come per la visione di uno spettacolo o di un film, anche nella lettura di un libro, tramite l’immedesimazione nei personaggi, il lettore/spettatore potrà vivere emozioni ed esperienze ad alto coinvolgimento emotivo, con un vissuto che per la mente è liberatorio. L’imitazione in forma immaginativa consente così un processo di liberazione dalle proprie passioni.

 

    1. I neuroni specchio e l’empatia: gli effetti che la lettura ha sulla mente sono stati studiati scientificamente ed è stata rilevata una evidente relazione tra il grado di empatia e la lettura di romanzi, infatti nelle persone che leggono di più si evidenziano miglioramenti delle capacità di socializzazione.

 

    1. La crescita psicologica dei bambini: i bambini possiedono un vissuto emotivo particolarmente vivace, per cui sono portati con facilità ad immedesimarsi. Questo significa che i libri rappresentano per i bambini un modo molto potente di comunicare a livello inconscio, facilitando l’apprendimento anche di regole e comportamenti. Ad esempio la lettura può aiutare nel prevenire i fenomeni di bullismo.

 

  1. Sostegno cognitivo e compagnia per gli anziani: il libro oltre ad essere un ottimo compagno alla solitudine che spesso colpisce gli anziani, è anche di grande sostegno alle funzioni cognitive (come la memoria o il linguaggio), che con l’avanzare dell’età sono soggette al deterioramento.

Libri consigliati

Premesso che qualunque libro può assolvere ad alcune delle funzioni sopra dette, ne consiglio qualcuno che reputo particolarmente utile al benessere psicologico:

Alla ricerca delle coccole perdutebiblioterapia psicologia

Donne che amano troppo

Happy Dolphin

Ricominciare da sè

Il profeta

Intelligenza emotiva

Le vostre zone erronee

L’alchimista

Link Utili:

Libri per la mente

Mamma che libro

 


Il film: Fahrenheit 451

E se possedere un libro fosse un reato, sareste disposti ad infrangere la legge?

Fahrenheit 451 è un film del 1966 diretto da François Truffaut, tratto dall’omonimo romanzo fantascientifico-distopico di Ray Bradbury. Il film e il libro da cui è tratto sono due cult da non perdere assolutamente.

A tutti noi, almeno una volta nella carriera, viene la smania di sapere cosa c’è in questi libri, ci viene come una smania… Dai retta a me Montague, i libri non hanno niente da dire. Guarda, queste sono opere di fantasia, e parlano di gente che non è mai esistita. I pazzi che li leggono diventano insoddisfatti, cominciano a desiderare di vivere in modi diversi, il che non è mai possibile! (il Capitano dei pompieri)

 

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