“Stelle sulla terra”: la Dislessia vista con gli occhi di un bambino

Approfondimento sui DSA e sull’uguaglianza delle opportunità educative

Lo scorso ottobre, in occasione dell’ultima edizione della Settimana della Dislessia (giunta alla sua sesta edizione), l’AID (Associazione Italiana Dislessia) si è posta come obiettivo quello di promuovere l’equità nelle scuole, garantendo a tutti gli alunni (con o senza certificazione di una diagnosi di Disturbi specifici dell’apprendimento – DSA) le stesse opportunità educative. Infatti il Titolo della manifestazione di quest’anno è stato “Diversi e Uguali: promuoviamo l’equità”.

Il riconoscimento normativo dei DSA: la Legge 170

Il primo passo verso l’equità e l’inclusione scolastica dei bambini con diagnosi DSA è il riconoscimento normativo, con la pubblicazione delle Linee guida in materia di inclusione scolastica dei bambini DSA e con bisogni educativi speciali (BES).

La normativa di riferimento per quanto riguarda i DSA in ambito scolastico è la Legge 170/2010 , intitolata “Nuove  norme in  materia di  disturbi specifici  di apprendimento in ambito  scolastico”. Questa legge “riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia, come disturbi specifici dell’apprendimento”.

Nell’art. 1 della Legge 170/2010 viene precisato che i DSA “si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana”. Per tali ragioni, i DSA differiscono dalle diverse condizioni di disabilità (la cui normativa di riferimento è la Legge 104/1992) che prevedono l’affiancamento di un insegnante di sostegno. 

Tuttavia anche gli alunni con DSA hanno diritto per legge a particolari accorgimenti al fine di permettere loro di raggiungere gli stessi obiettivi didattici, ma attraverso l’ausilio di strumenti compensativi e dispensativi indicati nel Piano Didattico Personalizzato e previsti dalla Legge 170.

Cos’è la Dislessia e quali sono le sue caratteristiche?

La Dislessia (insieme a Disgrafia, Discalculia e Disortografia) è un Disturbo specifico dell’apprendimento, ha origine neurobiologica e si caratterizza per le difficoltà nell’automatizzare l’abilità di lettura: i bambini dislessici commettono numerosi errori nel decodificare i grafemi, in quanto non riescono a decifrarli mentalmente; la lettura dei bambini dislessici è molto lenta e poco fluente rispetto a quella degli altri bambini della stessa età; gli errori più comuni sono omissioni, anticipazioni, inversioni, sostituzioni, confusione tra grafemi simili. 

Considerando che la lettura è un requisito indispensabile per l’apprendimento di qualsiasi materia scolastica, ne consegue che i bambini dislessici vivono con frustrazione e disagio il momento dei compiti e le verifiche in classe. 

“Stelle sulla Terra”: la Dislessia spiegata ai genitori

“Stelle sulla terra” è un film del 2007, diretto da AAmir Khan e prodotto da Bollywood. Il protagonista è Ishaan, un bambino indiano di 9 anni, dislessico non certificato. È bocciato in terza elementare e non mostra miglioramenti: ha insufficienze in tutte le materie, non sa leggere, né scrivere, né fare di conto, evita in tutti i modi la scuola e finisce sempre in punizione. 

Le maestre lo descrivono come un bambino distratto e “con la testa tra le nuvole”, svogliato, oppositivo, in ritardo rispetto ai compagni. Così consigliano ai genitori di iscrivere Ishaan in una scuola speciale, scambiando le sue difficoltà di apprendimento con le conseguenze di un ritardo cognitivo. 

In realtà i bambini dislessici hanno un quoziente intellettivo nella norma, se non superiore alla media, e possono essere molto svegli nelle attività verso cui hanno maggior interesse. I DSA non sono malattie, ma “neuro-diversità”, caratteristiche neurobiologiche, e in quanto tali permangono tutta la vita; tuttavia possono evolvere se riconosciute tempestivamente e se, oltre alle difficoltà, vengono riconosciuti anche i punti di forza e le risorse di questi bambini. Nel caso di Ishaan i suoi talenti sono la creatività e la fantasia; inoltre ha una spiccata abilità artistica che viene subito notata dal nuovo insegnante, Ram Sanchar. Sarà proprio il nuovo maestro a riconoscere la dislessia nel bambino e a spiegarla ai genitori, insieme alle sue abilità! 

“Alleanza” scuola-famiglia: una risorsa fondamentale

Il ruolo della scuola è senz’altro quello di avere un occhio attento alle difficoltà e nel riconoscere i primi segnali manifesti dei disturbi specifici dell’apprendimento. Come stabilito dall’art. 5 della Legge 170, la scuola deve garantire misure educative e didattiche di supporto, in quanto “gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari”. Gli strumenti compensativi sono mezzi di apprendimento alternativi atti a “compensare” l’abilità deficitaria: nel caso della dislessia, la lettura può essere compensata attraverso l’utilizzo di immagini per le storie, il lettore esterno o gli audio libri. Le misure dispensative invece consistono nel dispensare l’alunno da attività che risultano complesse e dunque generano disagio inutile, come la lettura ad alta voce in classe.  

Anche ai genitori deve essere garantita la giusta informazione in tema di disturbi specifici dell’apprendimento per evitare errori di valutazione. Talvolta, i genitori che non hanno mai sentito parlare di DSA rischiano di dare interpretazioni errate o superficiali ai fatti.

Nel film “Stelle sulla Terra”, durante il colloquio con il maestro, il padre di Ishaan descrive il figlio in questi termini: “non fa mai niente, è svogliato, non si impegna, fa i capricci, sono scuse per non studiare…” fino a quando non fa esperienza diretta delle difficoltà di Ishaan.

Il maestro Ram spiega ai genitori di Ishaan che c’è uno schema che si ripete negli errori di lettura e di scrittura (come ad esempio, confondere le lettere simili tra loro oppure scrivere le parole al contrario): questo ci aiuta a riconoscere che non si tratta di errori di distrazione, ma di un vero e proprio disturbo.

Date e scadenze da ricordare per la certificazione dei DSA

La Conferenza Stato-Regioni sui DSA indica che la certificazione diagnostica va aggiornata al passaggio da un ciclo scolastico ad un altro, e comunque non prima di tre anni, e ogni qualvolta sia necessario modificare l’applicazione degli strumenti didattici e valutativi necessari, su segnalazione della scuola alla famiglia o su iniziativa della famiglia. 

La diagnosi di DSA, che ha valore di certificazione, può essere effettuata da centri accreditati o dalle ASL. Deve essere consegnata a inizio anno scolastico alla segreteria che provvederà a protocollarla e a conservarla nel fascicolo personale dell’alunno. Entro il primo trimestre, il consiglio di classe si attiva per redigere il Piano Didattico Personalizzato, nel quale dovranno essere indicati: dati e caratteristiche del bambino, dati relativi alla diagnosi, osservazioni degli insegnanti in merito allo stile di apprendimento prevalente, punti di forza, strumenti compensativi e dispensativi selezionati in base alle specifiche difficoltà e criteri di valutazione in caso di interrogazioni e verifiche.

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